Il mondo dei rifiuti in dieci parole da non dimenticare
BIOFILTRO – La biofiltrazione dell'aria è un trattamento di depurazione delle emissione gassose. Il biofiltro è un composto formato da vari composti vegetali, come cippato e cortecce, avente una struttura porosa idonea a fungere da supporto ai microrganismi (muffe, batteri e lieviti) che sono i veri agenti della depurazione.
BIOSTABILIZZAZIONE – E’ un’operazione di trattamento dei rifiuti che consiste nella produzione di frazione organica stabilizzata (FOS) a partire dalla frazione umida dei RUR (Rifiuti Urbani Residui). La FOS è il risultato di un processo d'igienizzazione e stabilizzazione ed è normalmente utilizzata per la copertura delle discariche, da sola o miscelata con il terreno.
CDR – Il Combustibile Derivato da Rifiuti (CSS) è un combustibile ottenuto dal trattamento dei rifiuti solidi urbani. La produzione di CSS permette da una parte l’eliminazione delle sostanze indesiderate, dall’altra l’ottenimento di un combustibile con buon potere calorifico. Il CSS si utilizza principalmente nei seguenti impianti, con finalità il recupero energetico (energia elettrica e/o termica): cementifici; inceneritori; centrali termoelettriche; impianti per la produzione della calce; impianti siderurgici; impianti di gassificazione; centrali termiche per teleriscaldamento.
COMPOSTAGGIO - Il compost, detto anche terricciato o composta, è il risultato della decomposizione e dell'umificazione di un misto di materie organiche (come ad esempio residui di potatura, scarti di cucina, letame, liquame o i rifiuti del giardinaggio come foglie ed erba sfalciata) da parte di macro e microrganismi in condizioni particolari. Il compostaggio tecnicamente è un processo biologico aerobico e controllato dall'uomo che porta alla produzione di una miscela di sostanze umificate (il compost) a partire da residui vegetali sia verdi che legnosi o anche animali mediante l'azione di batteri e funghi. Il compost può essere utilizzato come fertilizzante su prati o prima dell'aratura.
DISCARICA - Una discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati/stoccati in modo non selezionato e permanente i rifiuti solidi urbani e tutti gli altri rifiuti derivanti dalle attività umane che, in seguito alla loro raccolta, non è stato possibile o voluto riciclare, inviare al trattamento meccanico-biologico (TMB) eventualmente per produrre energia tramite bio-ossidazione a freddo, gassificare o, in ultima ratio, bruciare ed utilizzare come combustibile negli inceneritori. Nel nostro impianto tuttavia la discarica serve esclusivamente per depositare gli scarti rivenienti dalla nostra lavorazione.
INCENERITORE - Gli inceneritori sono impianti principalmente utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti mediante un processo di combustione ad alta temperatura (incenerimento) che dà come prodotti finali un effluente gassoso, ceneri e polveri. Negli impianti più moderni, il calore sviluppato durante la combustione dei rifiuti viene recuperato e utilizzato per produrre vapore, poi utilizzato per la produzione di energia elettrica o come vettore di calore (ad esempio per il teleriscaldamento). Questi impianti con tecnologie per il recupero vengono indicati con il nome di TERMOVALORIZZATORI.
RACCOLTA DIFFERENZIATA - La raccolta differenziata indica un sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani che prevede da parte dei cittadini una prima selezione o differenziazione in base al tipo di rifiuto. Scopo finale è quello di ridurre quanto più possibile la quantità di residuo non riciclabile da portare in discarica o da trattare con inceneritori o termovalorizzatori, e, contemporaneamente, recuperare mediante il riciclaggio dei rifiuti tutte le materie prime riutilizzabili, che divengono così fonte di ricchezza e non più di inquinamento.
RICICLAGGIO - Per riciclaggio dei rifiuti si intende l'insieme di strategie e metodologie volte a recuperare materiali utili dai rifiuti al fine di riutilizzarli anziché smaltirli direttamente in discarica e inceneritori. Il riciclaggio previene dunque lo spreco di materiali potenzialmente utili garantendo maggiore sostenibilità al ciclo di produzione/utilizzazione dei materiali, riduce il consumo di materie prime, l'utilizzo di energia e l'emissione di gas serra associati.
RIFIUTI SOLIDI URBANI - Sono rifiuti urbani (D.Lgs. 152/06, art. 184, c. 2): 1) I rifiuti domestici anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; 2) I rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli del primo punto, assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità; 3) I rifiuti provenienti dalla pulitura delle strade; 4) I rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua; 5) I rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; 6) I rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale.
RIFIUTI SPECIALI - Sono rifiuti speciali (D.Lgs. 152/06, art. 184, c. 3): 1) I rifiuti da attività agricole e agro-industriali; 2) I rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall'art. 184-bis; 3) I rifiuti da lavorazioni industriali; 4) I rifiuti da lavorazioni artigianali; 5) I rifiuti da attività commerciali; 6) I rifiuti da attività di servizio; 7) I rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi; 8) Rifiuti derivanti da attività sanitarie.
BIOSTABILIZZAZIONE – E’ un’operazione di trattamento dei rifiuti che consiste nella produzione di frazione organica stabilizzata (FOS) a partire dalla frazione umida dei RUR (Rifiuti Urbani Residui). La FOS è il risultato di un processo d'igienizzazione e stabilizzazione ed è normalmente utilizzata per la copertura delle discariche, da sola o miscelata con il terreno.
CDR – Il Combustibile Derivato da Rifiuti (CSS) è un combustibile ottenuto dal trattamento dei rifiuti solidi urbani. La produzione di CSS permette da una parte l’eliminazione delle sostanze indesiderate, dall’altra l’ottenimento di un combustibile con buon potere calorifico. Il CSS si utilizza principalmente nei seguenti impianti, con finalità il recupero energetico (energia elettrica e/o termica): cementifici; inceneritori; centrali termoelettriche; impianti per la produzione della calce; impianti siderurgici; impianti di gassificazione; centrali termiche per teleriscaldamento.
COMPOSTAGGIO - Il compost, detto anche terricciato o composta, è il risultato della decomposizione e dell'umificazione di un misto di materie organiche (come ad esempio residui di potatura, scarti di cucina, letame, liquame o i rifiuti del giardinaggio come foglie ed erba sfalciata) da parte di macro e microrganismi in condizioni particolari. Il compostaggio tecnicamente è un processo biologico aerobico e controllato dall'uomo che porta alla produzione di una miscela di sostanze umificate (il compost) a partire da residui vegetali sia verdi che legnosi o anche animali mediante l'azione di batteri e funghi. Il compost può essere utilizzato come fertilizzante su prati o prima dell'aratura.
DISCARICA - Una discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati/stoccati in modo non selezionato e permanente i rifiuti solidi urbani e tutti gli altri rifiuti derivanti dalle attività umane che, in seguito alla loro raccolta, non è stato possibile o voluto riciclare, inviare al trattamento meccanico-biologico (TMB) eventualmente per produrre energia tramite bio-ossidazione a freddo, gassificare o, in ultima ratio, bruciare ed utilizzare come combustibile negli inceneritori. Nel nostro impianto tuttavia la discarica serve esclusivamente per depositare gli scarti rivenienti dalla nostra lavorazione.
INCENERITORE - Gli inceneritori sono impianti principalmente utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti mediante un processo di combustione ad alta temperatura (incenerimento) che dà come prodotti finali un effluente gassoso, ceneri e polveri. Negli impianti più moderni, il calore sviluppato durante la combustione dei rifiuti viene recuperato e utilizzato per produrre vapore, poi utilizzato per la produzione di energia elettrica o come vettore di calore (ad esempio per il teleriscaldamento). Questi impianti con tecnologie per il recupero vengono indicati con il nome di TERMOVALORIZZATORI.
RACCOLTA DIFFERENZIATA - La raccolta differenziata indica un sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani che prevede da parte dei cittadini una prima selezione o differenziazione in base al tipo di rifiuto. Scopo finale è quello di ridurre quanto più possibile la quantità di residuo non riciclabile da portare in discarica o da trattare con inceneritori o termovalorizzatori, e, contemporaneamente, recuperare mediante il riciclaggio dei rifiuti tutte le materie prime riutilizzabili, che divengono così fonte di ricchezza e non più di inquinamento.
RICICLAGGIO - Per riciclaggio dei rifiuti si intende l'insieme di strategie e metodologie volte a recuperare materiali utili dai rifiuti al fine di riutilizzarli anziché smaltirli direttamente in discarica e inceneritori. Il riciclaggio previene dunque lo spreco di materiali potenzialmente utili garantendo maggiore sostenibilità al ciclo di produzione/utilizzazione dei materiali, riduce il consumo di materie prime, l'utilizzo di energia e l'emissione di gas serra associati.
RIFIUTI SOLIDI URBANI - Sono rifiuti urbani (D.Lgs. 152/06, art. 184, c. 2): 1) I rifiuti domestici anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; 2) I rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli del primo punto, assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità; 3) I rifiuti provenienti dalla pulitura delle strade; 4) I rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua; 5) I rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; 6) I rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale.
RIFIUTI SPECIALI - Sono rifiuti speciali (D.Lgs. 152/06, art. 184, c. 3): 1) I rifiuti da attività agricole e agro-industriali; 2) I rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall'art. 184-bis; 3) I rifiuti da lavorazioni industriali; 4) I rifiuti da lavorazioni artigianali; 5) I rifiuti da attività commerciali; 6) I rifiuti da attività di servizio; 7) I rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi; 8) Rifiuti derivanti da attività sanitarie.