Raccolta differenziata: perchè conviene farla
La raccolta differenziata consiste nel provvedere al servizio pubblico di igiene urbana prevedendo la divisione dei rifiuti prodotti in base alla loro tipologia materiale. L’obbiettivo  è quello avere una raccolta omogenea volta a evitare lo smaltimento in discarica e favorire soluzioni alternative.

Attualmente il “sistema stradale” è stato superato dal sistema di raccolta “porta a porta” che consiste nel provvedere alla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani ritirando i rifiuti non dal cassonetto, bensì dalla fonte, ovvero dalle singole abitazioni degli utenti. Si obbliga di fatto il cittadino a provvedere alla differenziazione del rifiuto. E’ stato dimostrato  che l’attuazione di questo metodo incrementa le percentuali di rifiuti differenziati in maniera rilevante dopo un brevissimo lasso temporale.

I vantaggi economici

In primis si deve considerare che tutto ciò che è correttamente differenziato viene conferito negli impianti di riciclaggio e non in quelli di smaltimento che presentano tariffari ben più onerosi  (lo smaltimento presso l’impianto del bacino di riferimento costa 125 euro + IVA ed Ecotassa ed s.m.i.).

Altro vantaggio rilevante per la Pubblica Amministrazione è costituito dall’erogazione dei cospicui contributi versati dai consorzi nazionali del riciclo in base alle percentuali di raccolta differenziata raggiunte.

Alla luce di quanto rilevato in precedenza, risulta ancor più evidente come la raccolta differenziata sia divenuta, ormai, una necessità impellente oltre che un obbligo imposto dalla legge. Per effetto della normativa regionale in Puglia (DGR n.1482/2018 : Adeguamento del PGRU vigente – 2013 – in corso di adozione definitiva),  inoltre, i Comuni che non raggiungeranno l’obiettivo del 65 % di R.D.   saranno costretti a subire sanzioni e pagare l’ecotassa massima (per tonnellata di rifiuto smaltito - Art.29 c.2 legge regionale n. 45\2013) oltre a non poter accedere alle premialità previste dalla normativa regionale.

A chi conviene

In virtù di quanto detto l’amministrazione e l’impresa che gestisce il servizio di igiene pubblica rischiano sanzioni amministrative se non seguono le norme previste per la raccolta differenziata.
I cittadini, invece, oltre che soddisfare il proprio senso civico, possono ottenere vantaggi patrimoniali, poiché la riduzione dei rifiuti indifferenziati smaltiti produce una conseguente riduzione della TARSU o delle previsioni fiscali che la sostituiranno.

La società "Progetto gestione bacino bari cinque" subisce uno svantaggio se i rifiuti vengono differenziati?

No. La società "Progetto gestione ambiente bacino bari cinque"  deve seguire le previsioni del PEF (Piano Economico Finanziario) approvato dalla Regione, quindi non ha importanza se nel bacino di riferimento non vengano conferiti alti quantitativi di rifiuti.

Attualmente, per effetto della Legge Regionale n.24/2012 (che disciplina i  Servizi Pubblici Locali) così come novellata per effetto della Legge Regionale n.20/2016 è stato introdotto l’Ambito Unico Regionale coincidente con l’intero territorio di Puglia (che ha sostituito i 5 Bacini regionali rinvenienti dalla Pianificazione adottata con Deliberazione del Consiglio Regionale 8 ottobre 2013 n.204 ed ha introdotto gli Ambiti di Raccolta Ottimali- ARO) ed istituita   l’Agenzia Regionale dei Rifiuti (AGER) che ha sostituito i precedenti OGA (Organismi  d’Ambito territoriale) con competenze esclusive sulla Gestione dei flussi di rifiuti nell’ambito degli impianti esistenti e previsti dal PGRU al fine di favorire il decollo della RD verso gli obiettivi fissati dalla Unione Europea. Al giugno 2020 i comuni conferenti i rifiuti all’impianto di Conversano sono :

Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Alberobello, Altamura, Barletta, Bisceglie, Binetto, Bitetto, Bitonto, Bitritto, Canosa di Puglia, Cassano delle Murge, Capurso, Casamassima, Castellana Grotte, Cellamare, Cerignola, Conversano, Corato, Gioia del Colle, Giovinazzo, Grumo Appula, Gravina di Puglia, Locorotondo, Manfredonia, Modugno, Mola di Bari, Minervino Murge, Monopoli, Noci, Noicattaro, Palo del Colle, Polignano a Mare, Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari, Sannicandro di Bari, Santeramo in Colle, Spinazzola, Terlizzi, Trani, Triggiano, Toritto, Turi, Valenzano (per un totale di c.a. 1.500.000 abitanti serviti).

Quindi ci sarebbe solo interesse a mettere in funzione un impianto di riciclaggio: la “"Progetto gestione ambiente bacino bari cinque” potrebbe esercitare un’ulteriore attività imprenditoriale, mentre la Lombardi Ecologia potrebbe conferirvi il materiale che attualmente conferisce a pagamento presso impianti gestiti da terzi.

Perché allora non si costruisce un impianto di riciclaggio a Conversano?

L’impianto non è stato costruito dalla Bari5 e non è mai entrato in funzione per problematiche amministrativo-burocratiche inerenti al Comune di Conversano.

Qui Il video Rai in cui (al minuto 50) il sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio, ammette la responsabilità del Comune per la mancata costruzione di un impianto di riciclaggio dei rifiuti.


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